C'è sempre un compare

Giuseppe Adami

COMMEDIA IN UN ATTO

CHE COS'È L'AMORE? LA DOMANDA È ETERNA, E TUTTE LE RISPOSTE SONO LECITE. «L'AMORE È UN GIOCO DI PRESTIGIO», QUESTA È LA RISPOSTA CHE GIUSEPPE ADAMI SEMBRA MALIZIOSAMENTE ADOMBRARE NELLA SUA GAIA E GARBATA COMMEDIOLA. NATURALMENTE ANCHE LUI HA RAGIONE, COME TUTTI GLI ALTRI.

PERSONAGGI

Marina – Delfi – Maurizio

Una spiaggia ancora semi-deserta. Marina, snella e bronzea nel costumino da bagno, è stesa sulla sabbia con sonnolento abbandono. Appare e passi rapidi Maurizio. La vede, la chiama, le si avvicina.

Maurizio

Marina?... Marinaa?... ..Marinaaa?...

Marina

senza voce

Che vuoi, seccatore?

Maurizio

Stai male?

Marina

Stavo benissimo. Ho sonno. Volevo dormire. Sei capitato tu e m'hai rotto il sonno e la pace.

Maurizio

Lo so.

Marina

E allora perchè non te ne vai?

Maurizio

Perchè ho bisogno di parlarti.

Marina

È inutile. Quel che vorresti dirmi lo conosco. Me lo dici tutti i giorni: mi ami e vuoi sposarmi. Fai poca fatica. Io ne faccio di più ascoltandoti. Lasciami riposare.

E si gira dall'altra parte.

Maurizio

che le si è seduto vicino sulla sabbia

Sei crudele, Marina... Crudele e presuntuosa. Presuntuosa e caparbia... Ma io sono tenace. Tenace e volitivo... E non mi muovo se prima non mi dai un bacio.

Marina

senza scomporsi

Perché dovrei dare un bacio proprio a te?

Maurizio

Perchè ne ho una voglia matta.

Marina

Se dovessi baciare tutti quelli che ne hanno una voglia matta!

Maurizio

Non tutti. Me solo. Perchè io ti amo.

Marina

Tutti, a sentir loro, mi amano.

Maurizio

Gli altri lo dicono.

Marina

E tu no?

Maurizio

Io lo dico perché lo sento.

Marina

Lo senti, ma lo dici. Invece, vedi, quando si ama veramente bisogna non dirlo mai e lasciar dormire chi è stato a ballare fino alle cinque. S'è alzato alle otto, e adesso non ne può più.

Maurizio

con uno scatto

Lo so, sai, lo so che è Delfi che ti piace!

Marina

vivamente, sollevandosi

Delfi?

Maurizio

Ah! Vedi che ti svegli?

Marina

Eh, sì! Dallo sbalordimento.

Maurizio

Hai poco da sbalordirti... Se ne sono accorti tutti.

Marina

Davvero?

Maurizio

Sì, cara!

Marina

Be, questa è grossa! Delfi? Ma se non lo vedo mai!

Maurizio

Appunto: ti piace perchè ti sfugge...

Marina

Mi sfugge?

Maurizio

Mentre io, il mio difetto è che siamo cresciuti insieme... I miei trastulli, i miei giochi erano i tuoi... Miei soltanto i tuoi scapaccioni... Sempre prepotente sei stata... Prepotente e manesca.

Marina

E sai perchè?

Maurizio

Perchè volevi aver sempre ragione.

Marina

No. Perchè non volevo sottostare al capriccio e alla volontà di un maschio. Più tardi, crescendo, ho cambiato opinione...

Maurizio

È Delfi che te l'ha fatta cambiare?

Marina

Se ti fa piacere... se gli altri lo dicono... sì... è lui...

Maurizio

Ah, confessi!

Marina

Ma io sono l'unica che non ci credo. E se vuoi che restiamo buoni amici non nominarmelo più.

Maurizio

Non occorre nominartelo: è qui.

Marina

Dove?...

E si guarda intorno.

Maurizio

Qui... là... nel tuo cuore.

Marina

Lasciacelo stare, e cambiamo discorso, che, tanto, non capisci niente nè tu nè gli altri.

E con diverso tono

Sei stato a teatro iersera?

Maurizio

Non ero vicino a te?

Marina

T'è piaciuto il prestigiatore?

Maurizio

È strabiliante, no?

Marina

Quanto pagherei a sapere i suoi giochi!

Maurizio

Per fartene che?

Marina

Per far sprofondare chi voglio.

Maurizio

Alludi a me?... Vorresti sprofondarmi?...

Marina

Oppure, sai, anche quell'altro esperimento mi piacerebbe.

Maurizio

Quale?

Marina

Metterti nella cassa e segarti a mezzo.

Maurizio

Farei come le lucertole: con una parte o con l'altra tornerei scodinzolando a te.

Marina

Ti schiaccerei sotto i piedi.

Maurizio

con impeto

Marina! Marina!... Ma perché non mi vuoi?... Sono giovine, ricco, elegante, ho al mio attivo due campionati di tennis, domani vincerò il terzo...

Marina

Non mi basta.

Maurizio

Che vuoi di più?

Marina

sollevandosi a metà

Senti, Maurizio, amico della mia infanzia, e vittima dei miei scapaccioni: tu mi vorresti sposare, vero?

Maurizio

E come!

Marina

Bene. Io non ti dico di no...

Maurizio

afferrandole le mani

Ah, Marina!

Marina

Non interrompermi. Io non ti dico di no...

Maurizio

Mi basta!

Marina

Lasciami finire.

Maurizio

Non fiato. Mi basta... Mi basta e non fiato... Puoi dirmi qualunque cosa, adesso, che non ti ascolto più.

Marina

E invece devi ascoltarmi. Io sono una ragazza fatta a mio modo...

Maurizio

Come sei fatta bene!

Marina

Ma appunto perchè sono fatta bene non posso tollerare un tormento implacabile come il tuo. Non posso ammettere la fretta...

Maurizio

Ma io so aspettare!

Marina

Ecco, bravo: aspetta, Maurizio. Non si sa mai... Può giocar tali scherzi il futuro!... Magari, domani, in mancanza di meglio, non dico che tu sia proprio da buttar via... Ma oggi, no... Oggi è un'altra faccenda... che tu non puoi sapere... Che nessuno sa... Ma se m'assilli, mi circuisci, m'insegui, mi pedini, diventi la mia ombra e la mia afflizione, è come se mi togliessi il respiro... Lasciami respirare, Maurizio, e parliamo d'altro

Maurizio

gioiosamente

Sì, sì... parliamo d'altro!

Marina

Parliamo del prestigiatore.

Maurizio

Ti interessa tanto?

Marina

Tutto quello che è trucco m'interessa.

Maurizio

Perchè?

Marina

Così!... Mi diverte... Fare una cosa e farne credere un'altra, mi diverte.

Maurizio

Per lasciare il pubblico con tanto di naso!

Marina

È questo il bello!

Maurizio

È tutta questione di imparare il segreto.

Marina

Eh, già!

Maurizio

Se no bisognerebbe essere il diavolo...

Delfi

che è sopraggiunto non visto e non sentito

Il diavolo in persona.

Marina

voltandosi

Lei?

Maurizio

seccato

E di dove è sbucato?

Delfi

Dall'inferno, naturalmente.

Marina

Per salvarmi o dannarmi?

Delfi

Per salvarla, si capisce.

Marina

Da che?

Delfi

Dalla corte di Maurizio.

Maurizio

Non ce n'è bisogno.

Delfi

Tanto meglio.

Maurizio

Si figuri che si parlava del prestigiatore...

Delfi

Interessantissimo.

Maurizio

C'è Marina che pagherebbe a conoscerne i trucchi per far restar tutti con un palmo di naso.

Delfi

Niente di più semplice.

Marina

Lo crede?

Delfi

Io li conosco tutti.

Marina

Lo sappiamo! Lo sappiamo! È la sua specialità.

Delfi

Non quelli che pensa lei... Quelli veri. Proprio quelli del prestigiatore.

Marina

In che modo?

Maurizio

Ma non capisci che scherza?

Delfi

No, no. Non scherzo affatto.

Marina

Li conosce?

Delfi

Li conosco.

Marina

Anche quello della donna che vola?

Delfi

Soprattutto quello.

Maurizio

E come fa?

Delfi

È un trucco.

Maurizio

Fin qua ci arrivo anch'io... Volevo dire come fa, lei, a conoscerlo.

Delfi

Sono amico del prestigiatore.

Maurizio

Ma, scusi, vuole che un prestigiatore venga proprio a insegnare i suoi giochi a lei?

Delfi

Non me li ha insegnati: glieli ho rubati.

Maurizio

Rubati? Come?

Delfi

A Nizza, l'anno scorso. Era nel mio stesso albergo, camera a camera... Quando provava certi suoi esperimenti, lo spiavo dal buco della chiave. Non c'è un segreto che mi sia sfuggito.

Maurizio

Ah, fantastico! Allora se lei volesse...

Delfi

No, Maurizio. È questo l'errore. Conoscere il segreto non vuol sempre dire di saper fare il gioco. Il trucco non è che la parte fondamentale, la parte tecnica. Il resto è il difficile. Fare in modo che il trucco abbia la parvenza della realtà. Come nella vita, del resto.

Maurizio

Si capisce!

Delfi

Illudere e illudersi.

Marina

indicando Maurizio

Lui si illude di essere interessante, per esempio.

Delfi

E ha perfettamente ragione.

Maurizio

Oh, bravo!

Marina

Lei lo trova interessante?

Delfi

Io no. Ma ha ragione di illudersi.

Marina

E si illude, anche, di sposarmi.

Delfi

E qui ha torto... Cioè no: se lo sposasse avrebbe torto lei.

Marina

Lo credo!

Delfi

Ma lui, per conto suo, può continuare a illudersi.

Marina

Continuerà per un pezzo!

Delfi

Non importa egli, però, vive con questa illusione che nessuno gli può togliere.

Maurizio

Vivamente

Ah, nessuno, perdio!

Delfi

L'ha sentito?

Marina

Bestemmia!

Delfi

Bestemmia. Ma vive. Tutto, fondamentalmente, consiste in questo. L'importante si è di crearsi ciascuno la propria vita secondo la propria illusione. Ma nessuno saprà mai come va a finire.

Maurizio

Io sì che lo so.

Delfi

No, Maurizio. Non può saperlo. Ed è bene che non lo sappia.

Maurizio

Perché?

Delfi

Perchè, altrimenti, sino da questo momento non potrebbe più vivere.

Maurizio

E chi glielo dice?

Delfi

Io.

Maurizio

È un po' poco.

Marina

Non essere ironico, Maurizio, e segui il suo ragionamento, che voglio vedere dove va a finire.

Delfi

Ad affermare, semplicemente, che l'illusione è più necessaria dell'aria che si respira, e che noi tutti di questa illusione dobbiamo nutrirci, abolendo per quanto possibile noi stessi, dal momento che nessuno ha mai l'esatta coscienza delle proprie possibilità.

Maurizio

Io, delle mie, l'ho perfetta.

Delfi

E questo è un altro scherzo della sua illusione.

Maurizio

Ma faccia il piacere!

Delfi

Lei, scusi, lei sa chi è?

Maurizio

Io sì.

Delfi

E chi è? Sentiamo.

Maurizio

Maurizio.

Delfi

Non è vero. Lei si chiama Maurizio. Ma chi sia Maurizio, lei non lo sa.

Marina

Io sì che io so chi è Maurizio!

Delfi

Chi è?

Maurizio

subito

Ti proibisco di dirlo!

Marina

a Delfi

E so anche chi è lei.

Delfi

Chi sono?

Marina

Un chiacchierone che vuol prendersi bellamente gioco di Maurizio e di me insieme.

Delfi

Io?!... Ma le pare?...

Marina

Sì, mi pare. E non faccia il trasognato, che stamattina non attacca. E non mi venga a raccontare che ha carpito i misteri del giocoliere dal buco della serratura, che io non ci credo. E si risparmi pure le sue buffe teorie psico-illusionistiche, che gliele faccio crollare in un batter d'occhio. Perchè se lei crede di atteggiarsi a diavolo con me, badi che io mi chiamo Marina, e fra Marina e il diavolo, messi a tu per tu, eh... non so proprio chi la vincerebbe.

Delfi

reciso

È una sfida?

Marina

Può darsi.

Delfi

L'accetto!

Maurizio

Non capisco perchè vi dobbiate sfidare, proprio mentre aspettavo che Delfi mi spiegasse i trucchi del giocoliere.

Marina

Ma che vuoi che ne sappia, Delfi!

Delfi

Mi metta alla prova.

Maurizio

Lasci stare la prova... Mi dica piuttosto, se lo sa, com'è quel giochetto degli anelli l'uno dentro l'altro... Lo sa?

Delfi

È una sciocchezza.

E spiega

Gli anelli sono costruiti in modo che s'aprono e chiudono battendo l'esterno dell'uno contro l'esterno dell'altro: tac!... è dentro... tac!... è fuori...

Maurizio

Eh, no! Io li ho avuti in mano, quando è sceso tra il pubblico. Li ho esaminati bene; sono ermetici.

Delfi

Già! Quelli che dà al pubblico, sì. Ma mentre scende, con prontezza di mano, li cambia.

Maurizio

Che sveltezza, però!

Delfi

Tutto il segreto è lì!

Maurizio

Bè, questa degli anelli è relativamente facile. Ma per certi altri, la sveltezza non basta.

Delfi

Per esempio?

Marina

Quando fa sparire la donna?

Maurizio

Già.

Marina

Sarebbe capace, lei, di far sparire una donna?

Delfi

È la mia specialità.

Marina

Davvero?

Maurizio

Lo saprebbe fare?

Delfi

Certo. E molte volte m'è riuscito benissimo.

Maurizio

sbalordito

Ma no!

Delfi

impassibile

Ma sì!

E guarda Marina

Marina

Provi a farlo.

Delfi

Eh, no! Qui non è possibile.

Maurizio

sorridendo ironico

Volevo ben dire!

Delfi

Ci vuole una certa preparazione.

Maurizio

Già, già...

Delfi

Ci vuole un palcoscenico...

Maurizio

Ecco, ecco...

Delfi

Ci vuole un pubblico...

Maurizio

Vedo, vedo...

Delfi

E soprattutto ci vuole la complice: la donna.

E guarda ancora Marina

Marina

Oh, adesso ci siamo!

Delfi

continuando

La donna sensibile... La donna palpabile e impalpabile nello stesso tempo... Afferrabile e inafferrabile, che ora c'è e da un momento all'atro non c'è più...

Maurizio

La donna, insomma.

Delfi

E se questa donna, precedentemente istruita, si presta a far fare bella figura al prestigiatore, il prestigiatore ha vinto, se no...

Marina

Neanche il prestigiatore l'acchiappa più.

Delfi

Precisamente.

Marina

No, Delfi, non basta.

Delfi

Non basta?

Marina

Se dietro le quinte non c'e un compare, la donna non sparisce.

Delfi

Chi gliel'ha detto?

Marina

Il prestigiatore.

Delfi

Lei scherza... E se avessi sottomano il soggetto, le farei veder subito che il compare non è affatto necessario. Come fluido, basta l'intesa del prestigiatore con la donna.

Marina

Crede?

Delfi

Vuole che proviamo?

Maurizio

Anche senza palcoscenico?

Delfi

Può bastar quel capanno.

Marina

E la donna?

Delfi

Lei... se si prestasse.

Marina

Io sì. Basta che non ci sia pericolo.

Delfi

L'unico pericolo è mio: che il gioco non riesca... Che il soggetto non mi si abbandoni anima e corpo...

Marina

Cercherò di farle fare bella figura.

Delfi

È quello che spero.

Maurizio

E io... che faccio?

Delfi

Il pubblico.

Maurizio

Vuol che mi sieda?

Delfi

Se crede.

Maurizio

Dove?

Delfi

Si metta là... sulla sedia a sdraio.

Maurizio

stendendosi

Ci sto da papa.

Delfi

Stia attento che si comincia.

Maurizio

Non perdo sillaba. Non batto ciglio.

Delfi

avvicinandosi a Marina, a bassa voce

Mi raccomando a lei...

Marina

Lasci fare.

Delfi

con l'intonazione e i gesti del giocoliere

Ecco, signore e signori, che noi andremo a travagliare senza inganno e senza malizia, pregando l'inclito pubblico di constatare che l'esperimento che ora passiamo ad eseguire non è da confondere con i soliti volgari esperimenti che lor signori hanno sempre applaudito sulle fiere dei villaggi, ma bensì venne creato in tutte le principali Corti d'Europa e delle lontane Americhe alla presenza dei loro potenti e relativi Sovrani.

Maurizio

Bravo!

Delfi

La fanciulla, o signori, che noi abbiamo l'onore di far sparire è, come potete constatare voi stessi a occhio nudo, di una perfezione di forme assoluta. Ma a che servirebbe, domando io a lor signori, la forma se entro la medesima non alitasse la più delicata e sensibile anima femminile che io mi conosca?

Marina

Che ne sa, lei?

Delfi

Avete sentito, o signori, quale schiva e squisita modestia? È dunque possibile che noi dobbiamo cancellare dal nostro sguardo e lasciar disperdere nell'aria una creatura che nella vita è bellezza, grazia, sorriso? È possibile che noi, demoniacamente pervasi da un impeto di satanica distruzione, si debba cancellare così, con un tratto di penna e un colpo di mano, tale visione di sovrumano splendore?

Maurizio

Ne ha per un pezzo?

Delfi

Chi mai osa, o signori, di protestare laggiù tra la folla anonima e innumerevole?

Maurizio

Ma la faccia sparire, se ne è capace, e non parliamone più!

Delfi

Ebbene, sì. Noi lo faremo!

avvicinandosi a Marina, a bassa voce

Stia attenta e mi segua...

forte

Noi lo faremo...

a voce bassa

Quando è nel capanno...

forte

A malincuore, con lo strazio nell'anima, noi lo faremo...

a voce bassa

dietro la seconda tenda...

forte

E voi potrete constatare il nostro diabolico potere...

a voce bassa

e rimanga ferma e nascosta...

forte

la irresistibile potenza del nostro sortilegio.

Maurizio

spazientito

Ma non le parli sottovoce e si spicci che voglio vedere.

Delfi

Vedrà.

Maurizio

Vedremo.

Delfi

Quel capanno, o Signori, sarà l'abisso misterioso che inghiottirà nel nulla una fra le creature più eleganti e squisite che onorino la nostra spiaggia... Esaminatelo quel capanno, esaminatelo pure...

Maurizio

Non occorre: lo conosco.

Delfi

Non doppi fondi, non uscite segrete... Quattro assi e una porta. Nient'altro. Ecco: noi vi collochiamo questa nobile fanciulla e passiamo a chiudere questa volgarissima porta...

a voce bassa

Sarà la prova che lei mi ama...

forte

questa volgarissima porta, così.

E chiude. Un silenzio. Si avvicina a Maurizio

Lei ha l'orologio?

Maurizio

Vuol farmi sparire anche quello?

Delfi

No. Lo guardi. E misuri i minuti sui battiti del suo cuore.

Mettendogli la mano sul cuore

Tic-tac, tic-tac, sente?

Maurizio

Sento.

Delfi

La nostra divina fanciulla dilegua, si volatilizza, si dissolve... e lei la perde per sempre.

Maurizio

Sparita?

Delfi

Lo spero. Apra quella porta.

Maurizio

No, no... l'apra lei.

Delfi

E sia come il signore desidera.

Risale. Apre. Il capanno è vuoto

Ecco. Come ben potete constatare, o signori, la fanciulla non c'è più. Il nostro infallibile fluido l'ha sottratta al vostro sguardo...

Maurizio

scanzonato

Sollevi la seconda tenda!

Delfi

vivamente

Ah, no!

Maurizio

Come no? Il vero prestigiatore la solleva.

Delfi

E allora, la sollevi lei.

Maurizio

Certamente.

Si precipita, solleva la tenda, rimane sbalordito!

Nessuno?

Delfi

sbalordito e turbato a sua volta

Nessuno!...

A sè

E dove si sarà cacciata?

Maurizio

Lei lo sa benissimo!

Delfi

Ne so quanto lei!

Maurizio

Mi crede proprio uno stupido?

Delfi

E ne ho colpa io se è sparita?

Maurizio

Me la faccia tornare!

Delfi

giocando tutto per tutto, sicuro che Marina lo aiuterà

Tentiamo. Richiudiamo la porta.

Eseguisce

Guardi l'orologio...

Maurizio

Tic-tac... tic-tac...

Delfi

Basta così... Ora apra lei.

Maurizio

corre, apre, entra

Nessuno!

Delfi

Possibile?

Maurizio

frugando nel capanno, sotto l'accappatoio, le vesti appese, il tavolo

Non c'è!

Delfi

Come non c'è? E dove vuole che sia andata?

Maurizio

Non c'è, le dico... Guardi anche lei!

Delfi

frugando nel capanno

Non ci capisco più niente...

Maurizio

Sparita! Da che parte?

Delfi

E chi lo sa?

Maurizio

fuori di sè

Eravate d'accordo per burlarvi di me! Ma se crede, con questo di portarmela via, si sbaglia!

Delfi

chiamando a voce alta

Signorina Marina?... Signorina Marina?...

Maurizio

chiamando a sua volta

Marinaaa?... Non fare la sciocca... Se sei viva, batti un colpo...

Delfi

Marina?...

Maurizio

Marina?...

Delfi

Ah, eccola la!...

Maurizio

Dove?... Dove?...

Delfi

indicando un gruppo di bagnanti, lontano

Guardi... laggiù.... fra quel gruppo...

Maurizio

Macchè, non è lei!...

Delfi

Sì, è lei... è lei... la riconosco... lei che ride... lei che ci ha giocato tutti e due...

E si avvia a passi rapidissimi, seguìto da Maurizio, chiamando:

Delfi

Marina?...

Maurizio

Marina?...

Delfi

Bella figura che mi fa fare!

Maurizio

Ma la paghi, sai!

Escono. Le loro voci si perdono

Marina

sporgendo cautamente la testa dal capanno vicino

Ah, che liberazione!...

Apre del tutto la porta, e appare seguita da un giovine elegante

Marina

Sei stato grande, Roberto!

Roberto

Ho fatto quel che ho potuto... Fin che quel presuntuoso parlava ho voluto mettere in pratica la tua tesi, togliendo le viti all'asse del mio capanno per aprirti una via d'uscita fra le mie braccia!

Marina

con grazia sorridente

C'è sempre un compare, tra le quinte!

Roberto

Ma io non ti faccio sparire, Marina... Io no... Ti tengo così... stretta a me...

Marina

con abbandono

E per tutta la vita!

Roberto

Eccoli che tornano!... Rientra!

Marina

Se ci scoprono?...

Roberto

Non è più possibile.

Marina

Perchè?

Roberto

Per loro sei sparita per sempre!

Rientrano. Chiudono. Silenzio.

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