XIV.

Ora avvenne che in uno di quei momenti battesse alla porta della scala Lindoro venuto sù con le conche. Giuliana gridò:

- Aspetta!

E raccolse da terra le vesti, in furia; se le mise addosso, in furia; andò ad aprire.

Erano le sei di sera; il reverbero bianco del palazzo di Brina entrava nella stanza; tutto il paese di Pescara, grande ospizio di rondini, cantava.

I due, in mezzo, ritti, parlarono del ritrovo imminente. Lindoro cercava con la sua loquacità vincere le estreme esitazioni della pulzella; poiché egli già teneva una parte della mercede, e l'adescava il resto. Li artifizi persuasori gli avvivavano le parole, li occhi, i gesti. Egli aveva nel fiato l'odore del vino, e nella faccia, su la tempia, pe 'l passaggio recente del rasoio, piccole macchie rosse e violacee. Mentre parlava, gli si scopriva la fila dei denti eguale e schietta, una di quelle forti chiostre che spesso armano le bocche plebee: la singolarità emergeva vivacemente dalla generale turpitudine dell'uomo.

Giuliana opponeva dubbii, paure, ad interrompere; ma già, poi che l'impudicizia a mano a mano sorgendo più calda dal fòmite del vino bevuto si insinuò nelle persuasioni del galeotto, ella cominciava a sentire quel calore d'afflusso in torno alli occhi, quell'intorpidimento della lingua, quei sordi colpi del sangue, che sono i sintomi dell'orgasmo amoroso. S'era ritirata a poco a poco verso il muro, appoggiandovisi. Dalle aperture, lasciate qua e là nell'abito per la furia del rivestirsi, si intravedevano lembi della biancheria sottostante, quei candori di lino che paiono essere qualche cosa della nudità femminile. La gola era tutta scoperta, bianca e rigata dalla collana di Venere; i piedi senza calze nascondevano nelle babucce soltanto le dita.

Ma ella, a un punto, involontariamente, per quel cieco istinto da cui una donna è avvertita d'essere innanzi a un uomo bramoso, corse con la mano a chiudere sotto la gola, su 'l petto li uncinelli. Quell'atto, col quale Giuliana così riconosceva nel mezzano l'uomo, quell'improvviso atto fece scattare dall'abbiezione di Lindoro un impeto di orgoglio maschile. Ah, egli dunque aveva potuto per sé stesso turbare una donna? Ed egli si fece più da presso; e, come il coraggio del vino lo animava, quella volta nessun ritegno di viltà lo trattenne.

E intieramente, sopra la pulzella smarrita e senza forze, si manifestò allora il bruto.

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