Francesco dalla camera di Silvia si avvia verso l'uscita, nascondendo qualche cosa nella tasca dei calzoni. Ugo fa due passi verso di lui, piantandoglisi di fronte.
FRANCESCO
allibito
Padrone!
UGO
imponendogli con un segno di tacere e parlandogli a bassa voce
Non una parola!
Francesco pallidissimo, rimane muto dinanzi al suo padrone, pronto a seguirne gli ordini.
UGO
Tu hai una lettera in tasca.
Francesco china il capo – una pausa.
UGO
Dammela.
Francesco un po' esitante, ma rassegnato, cava di tasca la lettera e la dà al padrone.
UGO
eccitatissimo, ma dominandosi dinanzi agli occhi del servo, apre la lettera e legge. Poi, fissando il servitore bene in faccia
Voi non conoscete una parola d'inglese, non è vero?
FRANCESCO
No, signore.
UGO
Ascoltatemi bene. Voi siete un furfante, e certamente vi farò saltare le cervella se non obbedirete a quanto vi ordinerò.
FRANCESCO
Sono qui per obbedire.
UGO
scandendo bene le parole
Consegnerete questa lettera alla persona a cui è stata diretta, come se nulla fosse avvenuto tra voi e me, capite? Come se non ci fossimo incontrati. Se quella persona si meraviglierà di trovarla senza busta, direte che la signora avendo fretta di farla recapitare, ve l'ha consegnata così...
FRANCESCO
Benissimo.
UGO
Quel signore... a cui è diretta la lettera vi sta aspettando in qualche posto... immagino. Dove, precisamente?
FRANCESCO
Nella selva, all'ingresso della Lupa...
UGO
Benissimo. Badate che tra pochi minuti voi sentirete, forse, un colpo d'arma da fuoco venire dalla selva. Se la signora vi manderà a vedere, voi cercherete di rassicurarla con un pretesto. Qualsiasi altro ordine che vi venga dato dalla signora non dovrà da voi essere eseguito; fingerete, bensì di eseguirlo.
FRANCESCO
Sissignore.
UGO
Questi sono gli accordi tra me e voi, trasgredendo i quali...
Lo guarda minaccioso
FRANCESCO
Tutto sarà fatto come Ella ha ordinato.
Si avvia per uscire
UGO
trattenendolo
Un momento.
Ed esce precedendo il servo, che si fa da una banda, inchinandosi.