BARONESSA entra correndo nella stanza e si getta fra le braccia dell'amica, singhiozzando.
MARCHESA
Ma si può sapere che cosa hai fatto?
BARONESSA
tra i singhiozzi
Forse che io lo so, amica mia?
MARCHESA
Ma chi è quel... signore?
BARONESSA
Non lo so.
MARCHESA
Non lo sai?
BARONESSA
c. s.
Non lo so. È venuto su, perché io ho fatto tanto bene quel cenno che sai...
MARCHESA
Ah!
BARONESSA
E allora... allora io, mentre saliva le scale, ho perduto la testa... Sono andata io stessa ad aprire... mio marito stava per rientrare...
Quasi con rabbia
Non so come egli non sia ancora qui!... E ho pregato, scongiurato. Oh! Sì, se ho pregato! E volevo chiamare gente... ma egli è di un carattere tenace... volontario... Non mi ha creduto!... Io allora ho capito che il meglio che potessi fare era di sbarazzarmi di lui... al più presto... sì, al più presto... E poiché dunque era necessario... Sì... poiché era necessario... perché non voleva andarsene senza... Allora, allora... Tu comprendi...
MARCHESA
scoppia a ridere mentre la BARONESSA la guarda perplessa; ma lei senza ridere. Poi quando s'è calmata chiede con voce pacata
Era simpatico, mi pare...
BARONESSA
Ma sì.
MARCHESA
Bè! Meno male.
BARONESSA
Ma tu capisci che quel disgraziato ha detto che tornerà domani! Pensa, a parte il fatto che mi sono disonorata...
MARCHESA
Non esagerare! Qui si tratta, amica mia, di un caso di forza maggiore...
BARONESSA
No, no... A parte il fatto che io mi sono disonorata, come farò io a liberarmi di quell'uomo che forse pensa di venirmi a trovare tutti i giorni?
MARCHESA
Non c'è che un mezzo, mia cara. Farlo arrestare.
BARONESSA
Come? Arrestare? E con che pretesto?
MARCHESA
Oh! È semplicissimo. Tu vai dal Commissario di Polizia. Gli dici che un signore ti segue da tre mesi, ed ha avuto l'insolenza di salire oggi fino al tuo appartamento: e ti ha annunziato un'altra visita per domani. Perciò tu chiedi di essere protetta dalla legge. Allora egli metterà a tua disposizione due agenti che lo arresteranno.
BARONESSA
Ma se egli racconta, invece, come stanno le cose?
MARCHESA
Oh! Non gli crederanno! Dal momento che tu avrai raccontata la tua storia al Commissario... E invece crederanno a te, a te, che sei una signora irreprensibile...
BARONESSA
Oh! Non più! Ormai questo non si può dire di me... Vedi cara: io ti confesso che, in cuor mio, ti rimproveravo la tua leggerezza, i tuoi troppi... sì, le tue troppe conoscenze... Oh! Ma almeno tu te li scegli tra i tuoi amici... Non ti prendi
piangendo
il primo uomo che passa...
MARCHESA
Oh! Amica mia... in fondo, è lo stesso!... Ma lasciamo stare. Queste sono considerazioni stupide. Piuttosto pensa ora di fare come ti ho detto io: altrimenti sei perduta.
BARONESSA
Ma pensa, pensa che egli m'insulterà quando sarà arrestato.
MARCHESA
Non gli crederanno. E tu avrai dei testimoni e lo farai condannare. Oh! In questi casi bisogna essere senza pietà. Lo farai condannare alle spese.
BARONESSA
battendo le mani come presa da un nuovo sgomento
A proposito di spese... Oh! Non ci mancava che questa!
Si alza, va al caminetto. Prende i due luigi
Tu non sai che cosa c'è qui. Guarda, guarda: del denaro! Del denaro con cui quel mascalzone ha creduto
piange
di pagarmi...
MARCHESA
seriamente
Quanto?
BARONESSA
Due luigi.
MARCHESA
incredula
Oh! No!
BARONESSA
Eccoli qua: due luigi.
MARCHESA
indignata
Oh! È poco. Questo sì, mi sembra umiliante. Ebbene?
BARONESSA
Ebbene, che cosa devo fare io di questo denaro?
Suono di campanello.
MARCHESA
Ecco tuo marito.
BARONESSA singhiozza.
MARCHESA
in fretta
Lascia stare, non piangere. Tu rischi di comprometterti.
BARONESSA
a voce bassa
Ma dimmi che cosa devo fare di questo denaro?
MARCHESA
Senti: compra un oggetto qualunque... Bisogna che tu ne faccia un piccolo regalo a tuo marito... Siamo giusti: se lo è meritato!
Sipario