Scena sesta

BARONESSA entra correndo nella stanza e si getta fra le braccia dell'amica, singhiozzando.

MARCHESA

Ma si può sapere che cosa hai fatto?

BARONESSA

tra i singhiozzi

Forse che io lo so, amica mia?

MARCHESA

Ma chi è quel... signore?

BARONESSA

Non lo so.

MARCHESA

Non lo sai?

BARONESSA

c. s.

Non lo so. È venuto su, perché io ho fatto tanto bene quel cenno che sai...

MARCHESA

Ah!

BARONESSA

E allora... allora io, mentre saliva le scale, ho perduto la testa... Sono andata io stessa ad aprire... mio marito stava per rientrare...

Quasi con rabbia

Non so come egli non sia ancora qui!... E ho pregato, scongiurato. Oh! Sì, se ho pregato! E volevo chiamare gente... ma egli è di un carattere tenace... volontario... Non mi ha creduto!... Io allora ho capito che il meglio che potessi fare era di sbarazzarmi di lui... al più presto... sì, al più presto... E poiché dunque era necessario... Sì... poiché era necessario... perché non voleva andarsene senza... Allora, allora... Tu comprendi...

MARCHESA

scoppia a ridere mentre la BARONESSA la guarda perplessa; ma lei senza ridere. Poi quando s'è calmata chiede con voce pacata

Era simpatico, mi pare...

BARONESSA

Ma sì.

MARCHESA

Bè! Meno male.

BARONESSA

Ma tu capisci che quel disgraziato ha detto che tornerà domani! Pensa, a parte il fatto che mi sono disonorata...

MARCHESA

Non esagerare! Qui si tratta, amica mia, di un caso di forza maggiore...

BARONESSA

No, no... A parte il fatto che io mi sono disonorata, come farò io a liberarmi di quell'uomo che forse pensa di venirmi a trovare tutti i giorni?

MARCHESA

Non c'è che un mezzo, mia cara. Farlo arrestare.

BARONESSA

Come? Arrestare? E con che pretesto?

MARCHESA

Oh! È semplicissimo. Tu vai dal Commissario di Polizia. Gli dici che un signore ti segue da tre mesi, ed ha avuto l'insolenza di salire oggi fino al tuo appartamento: e ti ha annunziato un'altra visita per domani. Perciò tu chiedi di essere protetta dalla legge. Allora egli metterà a tua disposizione due agenti che lo arresteranno.

BARONESSA

Ma se egli racconta, invece, come stanno le cose?

MARCHESA

Oh! Non gli crederanno! Dal momento che tu avrai raccontata la tua storia al Commissario... E invece crederanno a te, a te, che sei una signora irreprensibile...

BARONESSA

Oh! Non più! Ormai questo non si può dire di me... Vedi cara: io ti confesso che, in cuor mio, ti rimproveravo la tua leggerezza, i tuoi troppi... sì, le tue troppe conoscenze... Oh! Ma almeno tu te li scegli tra i tuoi amici... Non ti prendi

piangendo

il primo uomo che passa...

MARCHESA

Oh! Amica mia... in fondo, è lo stesso!... Ma lasciamo stare. Queste sono considerazioni stupide. Piuttosto pensa ora di fare come ti ho detto io: altrimenti sei perduta.

BARONESSA

Ma pensa, pensa che egli m'insulterà quando sarà arrestato.

MARCHESA

Non gli crederanno. E tu avrai dei testimoni e lo farai condannare. Oh! In questi casi bisogna essere senza pietà. Lo farai condannare alle spese.

BARONESSA

battendo le mani come presa da un nuovo sgomento

A proposito di spese... Oh! Non ci mancava che questa!

Si alza, va al caminetto. Prende i due luigi

Tu non sai che cosa c'è qui. Guarda, guarda: del denaro! Del denaro con cui quel mascalzone ha creduto

piange

di pagarmi...

MARCHESA

seriamente

Quanto?

BARONESSA

Due luigi.

MARCHESA

incredula

Oh! No!

BARONESSA

Eccoli qua: due luigi.

MARCHESA

indignata

Oh! È poco. Questo sì, mi sembra umiliante. Ebbene?

BARONESSA

Ebbene, che cosa devo fare io di questo denaro?

Suono di campanello.

MARCHESA

Ecco tuo marito.

BARONESSA singhiozza.

MARCHESA

in fretta

Lascia stare, non piangere. Tu rischi di comprometterti.

BARONESSA

a voce bassa

Ma dimmi che cosa devo fare di questo denaro?

MARCHESA

Senti: compra un oggetto qualunque... Bisogna che tu ne faccia un piccolo regalo a tuo marito... Siamo giusti: se lo è meritato!

Sipario

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