Al Magnifico Nicolò de' Conti in Padova
Magnifico parente mio hon.mo Vostra Mag.tia se sarà forse maravigliata che non le habbia mandato le copie di quelle sue investiture, di che essa et a Gabriele mio fratello et a me a' dì passati ha molte volte scritto. Sappia che, oltre le investiture le quali feci vedere al suo messo e ch'egli mi disse non erano a proposito, se ne trovò poi un'altra la quale si sperò potesse essere quella che V. Mag.tia cercava, ma niente fu perchè essa si rimette ad un altro istrumento fatto del.... libro di tal millesimo. Credevo che fusse a casa.... de la camera, che così m'havea detto il notaro che intorno.... tal libro; et essendo questo Consultore stato fuor de la terra molti giorni, ho aspettato il [342] suo ritorno. Quando poi è venuto, gli ho fatto cercare, et finalmente non c'è questo libro.... Speranza resta che si potrà trovare nella torre del Castello, dove scritture vecchie si conservano: così ho messo ordine che vi sii cercato. Intanto perchè V. Mag.tia non m'imputi di negligentia, gli n'ho voluto dare avviso. Non restarò di far cercare finchè sarò chiaro se questa sua investitura si trova o non. Intanto me le raccomando.
Ferrariae, 4 augusti MDXX.
Di Vra Mag.tia
Ludovico Ariosto.
Fuori - Mag. co et generoso affini et tamquam fratri ac parente et fratello, Domino Nicolao de' Comitibus, Paduae.
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