Agli Anziani della Repubblica di Lucca
Magnifici e potenti miei signori osservandissimi. Avendo il vicario di Gallicano ricercatomi ch'io facci pigliare a sua instanza uno Agostino di Piero Andrea da Verni, l'ho fatto pigliare e l'ho nelle forze mie ad ogni riquisizione di V. S.; con speranza che abbino a fare il medesimo, quando alcuni delli banditi di questa provincia ducale vengano nel suo dominio. Poi ch'io l'ho fatto pigliare, li uomini nostri del comune di Carreggine mi hanno fatto gran querela di questa cattura, dolendosi ch'essi lo avevano fatto venire per condurre una certa pace nel loro comune, e esso era venuto sicuramente non sapendo della convenzione e capitoli che sono fra V. S. e lo illustrissimo signor mio, e per questo mi facevano instanza ch'io lo lasciassi; e vedendo ultimamente che senza volontà di V. S. io non sono per lasciarlo, mi hanno pregato ch'io scriva a quelle in suo favore, e ch'io lo raccomandi. Quello ch'importi il suo caso io non so; io vorrei far piacere ad ogni uno, ma non mai contra la giustizia. Quando, lasciandolo, e per questo succedendo questa pace nel comune di Carreggine, abbi ad essere più utile che a punirlo delli delitti che li sono imputati, prego V. S. che siano contente che io lo lasci: quando sia anco altrimenti, quelle faccino e disponghino come loro pare, ch'io non mi partirò dalli comandamenti loro; in buona grazia delle quali mi raccomando.
Castelnovi, 24 decembris 1523.
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