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E sospirando: — Ohimè, Fortuna fella

(dicea), che cambio è questo che tu fai?

Colei che fu sopra le belle bella,

ch'esser meco dovea, levata m'hai.

Ti par ch'in luogo ed in ristor di quella

si debba por costei ch'ora mi dai?

Stare in danno del tutto era men male,

che fare un cambio tanto diseguale.

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