143

Lasciò la lingua all'ultimo in riposo

Zerbin, poi che 'l parlar gli giovò poco;

per quel ch'udito avea, tanto geloso,

che non trovava il cor nel petto loco;

d'Issabella trovar sì disioso,

che saria per vederla ito nel fuoco:

ma non poteva andar più che volesse

colei, poi ch'a Marfisa lo promesse.

Share on Twitter Share on Facebook