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Or Dio consente che noi siàn puniti

da populi di noi forse peggiori,

per li multiplicati ed infiniti

nostri nefandi, obbrobriosi errori.

Tempo verrà ch'a depredar lor liti

andremo noi, se mai saren migliori,

e che i peccati lor giungano al segno,

che l'eterna Bontà muovano a sdegno.

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