44

Sia vile agli altri, e da quel solo amata

a cui di sé fece sì larga copia.

Ah, Fortuna crudel, Fortuna ingrata!

trionfan gli altri, e ne moro io d'inopia.

Dunque esser può che non mi sia più grata?

dunque io posso lasciar mia vita propia?

Ah più tosto oggi manchino i dì miei,

ch'io viva più, s'amar non debbo lei! —

Share on Twitter Share on Facebook