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Io son Leone, acciò tu intenda, figlio

di Costantin, che vengo a darti aiuto,

come vedi, in persona, con periglio

(se mai dal padre mio sarà saputo)

d'esser cacciato, o con turbato ciglio

perpetuamente esser da lui veduto;

che per la gente la qual rotta e morta

da te gli fu a Belgrado, odio ti porta. —

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