— Signor mio (disse al fin), quando saprai
colui ch'io son (che son per dirtel ora),
mi rendo certo che di me sarai
non men contento, e forse più, ch'io muora.
Sappi ch'io son colui che sì in odio hai:
io son Ruggier ch'ebbi te in odio ancora;
e che con intenzion di porti a morte,
già son più giorni, usci' di questa corte;