44

Il conforto ch'io prendo, è che di quanti

per dieci anni mai fur sotto al mio tetto

(ch'a tutti questo vaso ho messo inanti),

non ne trovo un che non s'immolli il petto.

Aver nel caso mio compagni tanti

mi dà fra tanto mal qualche diletto.

Tu tra infiniti sol sei stato saggio,

che far negasti il periglioso saggio.

Share on Twitter Share on Facebook