Come nel mar che per tempesta freme,
assaglion l'acque il temerario legno,
ch'or da la prora, or da le parti estreme
cercano entrar con rabbia e con isdegno;
il pallido nocchier sospira e geme,
ch'aiutar deve, e non ha cor né ingegno;
una onda viene al fin, ch'occupa il tutto,
e dove quella entrò, segue ogni flutto: