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Da la rabbia del vento che si fende

ne le ritorte, escono orribil suoni:

di spessi lampi l'aria si raccende,

risuona 'l ciel di spaventosi tuoni.

V'è chi corre al timon, chi i remi prende;

van per uso agli uffici a che son buoni:

chi s'affatica a sciorre e chi a legare;

vota altri l'acqua, e torna il mar nel mare.

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