e nel volto e nel petto e ne la coscia
lasciò ferito il re di Sericana,
di cui non fu mai tratto sangue, poscia
ch'ebbe quell'arme: or gli par cosa strana
che quella spada (e n'ha dispetto e angoscia)
le tagli or sì; né pur è Durindana.
E se più lungo il colpo era o più appresso,
l'avria dal capo insino al ventre fesso.