Sobrin gli era a man manca in ripa a Senna,
con Pulian, con Dardinel d'Almonte,
col re d'Oran, ch'esser gigante accenna,
lungo sei braccia dai piedi alla fronte.
Deh perché a muover men son io la penna,
che quelle genti a muover l'arme pronte?
che 'l re di Sarza, pien d'ira e di sdegno,
grida e bestemmia e non può star più a segno.