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Lungo il fiume Traiano egli cavalca

su quel destrier ch'al mondo è senza pare,

che tanto leggiermente e corre e valca,

che ne l'arena l'orma non n'appare:

l'erba non pur, non pur la nieve calca;

coi piedi asciutti andar potria sul mare;

e sì si stende al corso, e sì s'affretta,

che passa e vento e folgore e saetta.

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