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Quel ch'in pontificale abito imprime

del purpureo capel la sacra chioma,

è il liberal, magnanimo, sublime,

gran cardinal de la Chiesa di Roma

Ippolito, ch'a prose, a versi, a rime

darà materia eterna in ogni idioma;

la cui fiorita età vuole il ciel iusto

ch'abbia un Maron, come un altro ebbe Augusto.

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