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Fummo gittati a salvamento al lito

noi che nel palischermo eramo scesi;

periron gli altri col legno sdrucito;

in preda al mare andar tutti gli arnesi.

All'eterna Bontade, all'infinito

Amor, rendendo grazie, le man stesi,

che non m'avessi dal furor marino

lasciato tor di riveder Zerbino.

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