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Io son di tal valor, son di tal nerbo,

ch'aver non déi d'andar di sotto a sdegno. —

Sorrise alquanto, ma d'un riso acerbo

che fece d'ira, più che d'altro, segno,

la donna, né rispose a quel superbo;

ma tornò in capo al ponticel di legno,

spronò il cavallo, e con la lancia d'oro

venne a trovar quell'orgoglioso Moro.

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