16

A conforto di lui rotto avea il patto

(così credea) che fu solennemente,

i dei chiamando in testimonio, fatto;

poi s'era dileguato sì repente.

Né Sobrin vede ancor: Sobrin ritratto

in Arli s'era, e dettosi innocente;

perché di quel pergiuro aspra vendetta

sopra Agramante il dì medesmo aspetta.

Share on Twitter Share on Facebook