32

Ma come poi l'imperiale augello,

i gigli d'oro e i pardi vide appresso,

restò pallido in faccia, come quello

che 'l piede incauto d'improviso ha messo

sopra il serpente venenoso e fello,

dal pigro sonno in mezzo l'erbe oppresso;

che spaventato e smorto si ritira,

fuggendo quel, ch'è pien di tosco e d'ira.

Share on Twitter Share on Facebook