E s'Alceste è mutato alle parole
d'una vil feminella, abbiasi il danno.
Già a' prieghi esso di lui perder non vuole
quel ch'a fatica ha preso in tutto un anno.
Di nuovo Alceste il priega, e poi si duole
che seco effetto i prieghi suoi non fanno.
All'ultimo s'adira, e lo minaccia
che vuol, per forza o per amor, lo faccia.