Non men di questa il giovene Tanacro
arse, che 'l suo fratel di quella ardesse,
che gli fe' gustar fine acerbo ed acro
del desiderio ingiusto ch'in lei messe.
Non men di lui di violar del sacro
e santo ospizio ogni ragione ellesse,
più tosto che patir che 'l duro e forte
nuovo desir lo conducesse a morte.