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ed impetra per me dal Signor nostro

grazia, ch'in paradiso oggi io sia teco.

Se ti dirà che senza merto al vostro

regno anima non vien, di' ch'io l'ho meco;

che di questo empio e scelerato mostro

le spoglie opime al santo tempio arreco.

E che merti esser puon maggior di questi,

spegner sì brutte e abominose pesti? —

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