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Quando vincer da l'impeto e da l'ira

si lascia la ragion, né si difende,

e che 'l cieco furor sì inanzi tira

o mano o lingua, che gli amici offende;

se ben dipoi si piange e si sospira,

non è per questo che l'error s'emende.

Lasso! io mi doglio e affliggo invan di quanto

dissi per ira al fin de l'altro canto.

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