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Con voce qual conviene al suo furore

il Saracino a Brandimarte grida:

- Qualunque tu ti sia, che, per errore

di via o di mente, qui tua sorte guida,

scendi e spogliati l'arme, e fanne onore

al gran sepolcro, inanzi ch'io t'uccida,

e che vittima all'ombre tu sia offerto:

ch'io 'l farò poi, né te n'avrò alcun merto. —

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