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Per l'avvenir vo' che ciascuna ch'aggia

il nome tuo, sia di sublime ingegno,

e sia bella, gentil, cortese e saggia,

e di vera onestade arrivi al segno:

onde materia agli scrittori caggia

di celebrare il nome inclito e degno;

tal che Parnasso, Pindo ed Elicone

sempre Issabella, Issabella risuone. —

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