Ma il re Sobrino, il quale era presente,
da questa impresa molto il dissuade,
dicendogli che mal conveniente
era all'altezza di sua maestade,
se ben avesse d'esserne vincente
ferma speranza e certa sicurtade:
più ch'onor, gli fia biasmo, che si dica
ch'abbia vinta una femina a fatica.