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Aveano in su l'entrata il luogo adorno

coi piedi storti edere e viti erranti.

Quivi soleano al più cocente giorno

stare abbracciati i duo felici amanti.

V'aveano i nomi lor dentro e d'intorno,

più che in altro dei luoghi circostanti,

scritti, qual con carbone e qual con gesso,

e qual con punte di coltelli impresso.

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