108

— Liete piante, verdi erbe, limpide acque,

spelunca opaca e di fredde ombre grata,

dove la bella Angelica che nacque

di Galafron, da molti invano amata,

spesso ne le mie braccia nuda giacque;

de la commodità che qui m'è data,

io povero Medor ricompensarvi

d'altro non posso, che d'ognor lodarvi:

Share on Twitter Share on Facebook