E poi che 'ntese che commesso questo
era dal conte Anselmo d'Altariva,
fu certo ch'era torto manifesto;
ch'altro da quel fellon mai non deriva.
Ed oltre a ciò, l'uno era all'altro infesto
per l'antiquissimo odio che bolliva
tra il sangue di Maganza e di Chiarmonte;
e tra lor eran morti e danni ed onte.