— Non piaccia a Dio che mi conduca a tale
il mio giusto furore e il tuo demerto
(gli disse Argeo), che mai sia omicidiale
di te ch'amava; e me tu amavi certo,
ben che nel fin me l'hai mostrato male;
pur voglio a tutto il mondo fare aperto
che, come fui nel tempo de l'amore,
così ne l'odio son di te migliore.