— Non si convien (disse Filandro) tale
prologo a me, per Argeo mio disposto.
Narrami pur quel che tu vuoi, che quale
sempre fui, di sempre essere ho proposto;
e ben ch'a torto io ne riporti male,
a lui non ho questo peccato imposto.
Per lui son pronto andare anco alla morte,
e siami contra il mondo e la mia sorte. —