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Poi che la notte scelerata venne,

fuor trasse il mio fratel con l'arme in mano;

e ne l'oscura camera lo tenne,

fin che tornasse il miser castellano.

Come ordine era dato, il tutto avvenne;

che 'l consiglio del mal va raro invano.

Così Filandro il buon Argeo percosse,

che si pensò che quel Morando fosse.

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