SCENA XXII

Don Roberto solo.

Tanto ardire! una simile soperchieria usar a me? No, sarei troppo vile, se la soffrissi. Zelinda ritornerà in casa mia. La ritroverò, la ricondurrò. Eleonora è un'ingrata, mio figlio è un impertinente, Fabrizio è un impostore. Tutti perfidi, tutti nemici. Io merito più rispetto, e Zelinda più compassione. (parte)

Fine dell'Atto primo

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