Scena XVIII

Angelica, e detta.

Angelica:        (senza vedere Madama) Se potessi parlare con Martuccia...

Madama:        Cognata.

Angelica:        (inquieta) Madama.

Madama:        Dove andate, cognata?

Angelica:        (inquieta) Io me ne andavo, Madama...

Madama:        Ah, ah! Siete dunque adirata?

Angelica:        Lo devo essere.

Madama:        Siete voi sdegnata con me?

Angelica:        Ma, Madama...

Madama:        Uditemi, la mia ragazza; se v’inquieta il progetto del ritiro, non crediate ch'io v'abbia parte. La cosa è tutt’all'opposto. Vi amo, e farò anzi il possibile per rendervi fortunata.

Angelica:        (a parte piangendo) (Che doppiezza!)

Madama:        Che avete? piangete?

Angelica:        (s'asciuga gli occhi) (A qual segno mi ha ingannata!)

Madama:        Qual è il motivo del vostro dolore?

Angelica:        Oh Dio! I disordini di mio fratello.

Madama:        (con sorpresa) I disordini di vostro fratello?

Angelica:        Sì, nessuno li sa meglio di voi.

Madama:        Che dite? Spiegatevi, se v'aggrada.

Angelica:        È inutile.

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