Madama, Geronte e Piccardo.
Madama: Signore, vi domando perdono.
Geronte: (volgendosi verso la porta, per cui è uscita Angelica, ma di tempo in tempo, guardando Madama)Oh, questa sì, ch'è curiosa! Guardate l'impertinente! Vuol venire a darmi soggezione. Per discendere c'è un'altra scala. La chiuderò questa porta!
Madama: Non v'adirate, o signore. Quanto a me v'assicuro...
Geronte: (vorrebbe entrare nel suo appartamento, ma non vorrebbe passare dinanzi a madama : dice a Piccardo) Dimmi, Dorval è nella mia camera?
Piccardo: Sì, signore.
Madama: (accorgendosi dell'imbarazzo di Geronte, da addietro)Passate, signore. Io non ve l'impedisco.
Geronte: (a Madama passando, e salutandola) Padrona mia... La chiuderò questa porta. (entra nel suo appartamento, Piccardo lo segue)