SCENA QUATTORDICESIMA

CORONATO ch'esce dall'osteria, e detti.

CORONATO Finalmente ho saputo il regalo che ha avuto la signora Giannina.

GIANNINA Cosa c'entrate con me voi?

CRESPINO Da chi ha avuto un regalo? (a Coronato)

CORONATO Dal signor Evaristo.

GIANNINA Non è vero niente.

CRESPINO Non è vero niente?

CORONATO Sì sì, e so che regalo è. (a Giannina)

GIANNINA Sia quel ch'esser si voglia, a voi non deve importare, io amo Crespino, e sarò moglie del mio Crespino.

CRESPINO E bene che regalo è? (a Coronato)

CORONATO Un ventaglio.

CRESPINO Un ventaglio? (a Giannina, in collera)

GIANNINA (Maladetto colui).

CRESPINO Avete ricevuto un ventaglio? (a Giannina)

GIANNINA Non è vero niente.

CORONATO Tanto è vero che lo avete ancora in saccoccia.

CRESPINO Voglio veder quel ventaglio.

GIANNINA Signor no. (a Crespino)

CORONATO Troverò io la maniera di farvelo metter fuori.

GIANNINA Siete un impertinente.

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