Scena prima

Camera di donna Aurora.

Donna Aurora e Berto .

AUR. Viene a me questo viglietto?

BER. Sì signora, a lei.

AUR. Non vi è la soprascritta. Hanno detto che tu lo dessi a me?

BER. A lei propriamente.

AUR. Bene, io l’aprirò. Ritirati.

BER. Mi ritiro.

AUR. Dimmi, hai fatto quel che occorre in cucina, hai preparato il bisognevole per il desinare?

BER. Niente affatto, signora.

AUR. Come niente? Perché?

BER. Per una piccola difficoltà.

AUR. Come sarebbe a dire?

BER. Perché il padrone questa mattina non ha quattrini da darmi.

AUR. Come! Mio marito non ha denari?

BER. Questa è un’infermità, signora mia, che la patisce spesso. E poi lo sa ella meglio di me.

AUR. Mi dispiace per quel forestiere che abbiamo in casa; non vorrei che avessimo a restare in vergogna.

BER. Per questa mattina io ci vedo poco rimedio.

AUR. Tieni questo scudo. Compra qualche cosa, e fa presto.

BER. Oh sì, signora, subito. (Le preme farsi onore col signor Guglielmo. Per suo marito questo scudo non lo avrebbe messo fuori). (da sé, parte)

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