Scena prima

Il Marchese , il Tenente e il Cameriere dell'Osteria.

TEN. Ehi, oste, camerieri, diavoli, dove siete?

CAM. Eccomi a servirla. Comandi.

TEN. Una camera.

CAM. Eccone qui una. Restino pur serviti.

TEN. Che camera è? Vediamo. (entra nella camera)

CAM. Restano qui lor signori, o vogliono partir presto? (al Marchese)

MAR. Dateci qualche cosa: una zuppa, un poco di bollito, se c'è, e fate preparare i cavalli.

TEN. Non avete camere migliori di questa? (nell'uscire)

CAM. Non signore; non c'è di meglio.

TEN. Qui ci sono stato delle altre volte. So che avete una buona stanza sopra la strada. Apritela, che la vogliamo vedere.

CAM. È occupata, signore.

TEN. È occupata? Chi c'è dentro?

CAM. Un cavaliere milanese con una dama, che dicono sia sua figliuola.

TEN. È bella?

CAM. Non c'è male.

TEN. Da dove vengono?

CAM. Da Milano.

TEN. Dove vanno?

CAM. Non glielo so dire.

TEN. Ed a far che si trattengono qui in Vercelli?

CAM. Sono arrivati qui per la posta. Riposano; hanno ordinato il pranzo, e passate che saranno le ore più calde, proseguiranno il viaggio.

TEN. Bene; se si contentano, noi pranzeremo insieme.

MAR. No, caro amico, spicciamoci. Prendiamo un po' di rinfresco e seguitiamo la nostra strada.

TEN. Caro Marchese, io sono partito con voi da Torino per compiacervi, vi faccio compagnia assai volentieri; ma viaggiare a quest'ora, con questo sole e con questa polvere, non mi comoda molto.

MAR. Un militare si lascia far paura dalla polvere e dal calore del sole?

TEN. Se io fossi obbligato a farlo per i doveri del mio mestiere, lo farei francamente, ma quando si può, la natura insegna ad isfuggire gl'incomodi. Vi compatisco, se vi sollecita il desiderio di vedere la vostra sposa; ma abbiate ancora un poco di carità per l'amico.

MAR. Sì, sì, ho capito. L'occasione di pranzare con una giovane vi fa temere il caldo e la polvere.

TEN. Eh corbellerie! Quattr'ore prima quattr'ore dopo, domani noi saremo a Milano. Cameriere, preparateci da mangiare.

CAM. Sarà servita.

TEN. Vedete se questi signori vogliono mangiare con noi.

CAM. Il Cavaliere è sul letto che dorme. Quando sarà all'ordine il pranzo, glielo dirò.

MAR. Sollecitatevi.

CAM. Subito. (in atto di partire)

TEN. Avete buon vino?

CAM. Se vuole del Monferrato, ne ho di prezioso.

TEN. Sì, sì, beveremo del Monferrato.

CAM. Sarà servita. (parte)

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