Scena diciannovesima

Vittoria e Trappola.

VITTORIA Che uomo indiscreto, incivile! Trappola, dov'è il vostro padrone?

TRAPPOLA Non lo so; vengo ora a bottega.

VITTORIA Mio marito dunque ha giuocato tutta la notte?

TRAPPOLA Dove l'ho lasciato iersera, l'ho ritrovato questa mattina.

VITTORIA Maledettissimo vizio! E ha perso cento e trenta zecchini?

TRAPPOLA Così dicono.

VITTORIA Indegnissimo gioco! E ora se ne sta con una forestiera in divertimenti?

TRAPPOLA Signora sì, sarà con lei. L'ho veduto varie volte girarle d'intorno; sarà andato in casa.

VITTORIA Mi dicono che questa forestiera sia arrivata poco fa.

TRAPPOLA No signora; sarà un mese che la c'è.

VITTORIA Non è una pellegrina?

TRAPPOLA Oibò pellegrina; ha sbagliato perché finisce in ina; è una ballerina.

VITTORIA E sta qui alla locanda!

TRAPPOLA Signora no, sta qui in questa casa. (accennando la casa)

VITTORIA Qui? Se mi ha detto il signor Don Marzio, ch'egli ritrovasi in quella locanda con una pellegrina.

TRAPPOLA Buono! Anche una pellegrina?

VITTORIA Oltre la pellegrina vi è anche la ballerina? Una di qua, e una di là?

TRAPPOLA Sì, signora; farà per navigar col vento sempre in poppa. Orza, e poggia, secondo soffia la tramontana, o lo scirocco.

VITTORIA E sempre ha da far questa vita? Un uomo di quella sorta, di spirito, di talento, ha da perdere così miseramente il suo tempo, sacrificare le sue sostanze, rovinar la sua casa? Ed io l'ho da soffrire? Ed io mi ho da lasciar maltrattare senza risentirmi? Eh voglio esser buona, ma non balorda; non voglio che il mio tacere faciliti la sua mala condotta. Parlerò, dirò le mie ragioni; e se le parole non bastano, ricorrerò alla giustizia.

TRAPPOLA E' vero, è vero. Eccolo, che viene dalla locanda.

VITTORIA Caro amico, lasciatemi sola.

TRAPPOLA Si serva pure, come più le piace. (entra nell'interno della bottega)

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