SCENA OTTAVA

Cecco e detti.

CECCO:        Il signor Fulgenzio non c'è. (A Leonardo.)

LEONARDO:        Dove il diavolo se l'ha portato?

CECCO:        Mi hanno detto, che è andato dal signor Filippo.

LEONARDO:        Il cappello e la spada. (A Paolo.)

PAOLO:        Signore...

LEONARDO:        Il cappello e la spada. (A Paolo, più forte.)

PAOLO:        Subito. (Va a prendere il cappello e la spada.)

VITTORIA:        Ma si può sapere? (A Leonardo.)

LEONARDO:        Il cappello e la spada.

PAOLO:        Eccola servita. (Gli dà il cappello e la spada.)

VITTORIA:        Si può sapere, che cosa avete? (A Leonardo.)

LEONARDO:        Lo saprete poi. (Parte.)

VITTORIA:        Ma che cosa ha? (A Paolo.)

PAOLO:        Non so niente. Gli vo' andar dietro alla lontana. (Parte.)

VITTORIA:        Sai tu, che cos'abbia? (A Cecco.)

CECCO:        Io so che m'ha detto asino; non so altro. (Parte.)

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