SCENA SECONDA

Leonardo, poi Cecco.

LEONARDO:        Eh! dice bene; mi saprò regolare; metterò la testa a partito. Ehi, chi è di là?

CECCO:        Signore.

LEONARDO:        Va subito dal signor Filippo, e dalla signora Giacinta. Di loro che mi sono liberato da' miei affari, e che oggi mi darò l'onore di essere della loro partita per Montenero. Soggiungi che avrei una compagnia da dare a mia sorella in calesso, e che, se me lo permettono, andrò io nella carrozza con loro. Fa presto, e portami la risposta.

CECCO:        Sarà obbedita.

LEONARDO:        Di' al cameriere che venga qui, e che venga subito.

CECCO:        Sì, signore. (Oh quante mutazioni in un giorno!) (Parte.)

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