LA CANNUCCIA DI PIETRINO

Diceva una volta mia madre a Pietrino che piangeva per una cannuccia gittatagli per la finestra da Luigi: Non piangere, non piangere, ché a ogni modo ce l’avrei gittata io. E quegli si consolava perché anche in altro caso l’avrebbe perduta. Osservazioni intorno a questo effetto comunissimo negli uomini, e a quell’altro suo affine, cioè che noi ci consoliamo e ci diamo pace quando ci persuadiamo che quel bene non era in nostra balìa d’ottenerlo, né quel male di schivarlo, e però cerchiamo di persuadercene, e non potendo, siamo disperati, quantunque il male in tutti i modi si rimanga lo stesso. Vedi a questo proposito il Manuale di Epitteto.

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