NOTIZIE SULLA SUA VITA

Caro Amico. Ti mando le notizie poco notabili della mia vita...

“Nato dal conte Monaldo Leopardi di Recanati, città della Marca di Ancona, e dalla marchesa Adelaide Antici della stessa città, al 29 giugno del 1798, in Recanati.

“Vissuto sempre nella patria fino all’età di 24 anni.

“Precettori non ebbe se non per li primi rudimenti che apprese da pedagoghi, mantenuti espressamente in casa da suo padre. Bensì ebbe l’uso di una ricca biblioteca raccolta dal padre, uomo molto amante delle lettere.

“In questa biblioteca passò la maggior parte della sua vita, finché e quanto gli fu permesso dalla salute, distrutta da’ suoi studi; i quali incominciò indipendentemente dai precettori in età di 10 anni, e continuò poi sempre senza riposo, facendone la sua unica occupazione.

“Appresa, senza maestro, la lingua greca, si diede seriamente agli studi filologici, e vi perseverò per sette anni; finché, rovinatasi la vista, e obbligato a passare un anno intero (1819) senza leggere, si volse a pensare, e si affezionò naturalmente alla filosofia; alla quale, ed alla bella letteratura che le è congiunta, ha poi quasi esclusivamente atteso fino al presente.

“Di 24 anni passò in Roma, dove rifiutò la prelatura e le speranze di un rapido avanzamento offertogli dal cardinal Consalvi, per le vive istanze fatte in suo favore dal consiglier Niebuhr, allora Inviato straordinario della corte di Prussia in Roma.

“Tornato in patria, di là passò a Bologna, ec.

“Pubblicò, nel corso del 1816 e 1817, varie traduzioni ed articoli originali nello Spettatore, giornale di Milano, ed alcuni articoli filologici nelle Effemeridi Romane del 1822:

“1. Guerra dei topi e delle rane, traduzione dal greco; Milano, 1816: ristampata quattro volte in diverse collezioni.

“2. Inno a Nettuno (supposto), tradotto dal greco, nuovamente scoperto, con note e con appendice di due odi anacreontiche in greco (supposte) nuovamente scoperte;

Milano, 1817.

“3. Libro secondo dell’Eneide, tradotto; Milano, 1817.

“4. Annotazioni sopra la Cronica di Eusebio, pubblicata l’anno 1818 in Milano dai Dott. Angelo Mai e Giovanni Zohrab; Roma, 1823.

“5. Canzoni sopra l’Italia, sopra il monumento di Dante che si prepara in Firenze; Roma, 1818. Canzone ad Angelo Mai, quand’ebbe scoperto i libri di Cicerone della Republica; Bologna, 1820. Canzoni (cioè Odes et non pas Chansons), Bologna, 1824.

“6. Martirio de’ SS. Padri del Monte Sinai, e dell’Eremo di Raitù, composto da Ammonio Monaco, volgarizzamento (in lingua italiana del XIV secolo, supposto) fatto nel buon secolo della lingua italiana; Milano, 1826.

“7. Saggio di operette morali; nell’Antologia di Firenze, nel nuovo Raccoglitore, giornale di Milano; e a parte, Milano, 1826.

“8. Versi (poesie varie); Bologna, 1826”.

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