...Del resto la rimembranza, quanto più è lontana e meno abituale, tanto più innalza, stringe, addolora dolcemente, diletta l’anima, e fa più viva, energica, profonda, sensibile e fruttuosa impressione, perch’essendo più lontana e più sottoposta all’illusione, e non essendo abituale, né essa individualmente, né nel suo genere, va esente dall’influenza dell’assuefazione che indebolisce ogni sensazione... Certo è però che tali lontane rimembranze, quanto dolci, tanto separate dalla nostra vita presente, e di genere contrario a quello delle nostre sensazioni abituali, ispirando della poesia ec. non ponno ispirare che poesia malinconica, come è naturale, trattandosi di ciò che si è perduto.