SCENA QUINTA

Messer Nicia, Siro.

NICIA Io ho fatto d’ogni cosa a tuo modo: di questo vo’ io che tu facci a mio. S’io credevo non avere figliuli, io arei preso piú tosto per moglie una contadina. Che se’ costí, Siro? Viemmi drieto. Quanta fatica ho io durata a fare che questa monna sciocca mi dia questo segno! E non è dire che la non abbi caro fare figliuoli, ché la ne ha piú pensiero di me; ma, come io le vo’ far fare nulla, egli è una storia!

SIRO Abbiate pazienzia: le donne si sogliono con le buone parole condurre dove altri vuole.

NICIA Che buone parole! ché mi ha fracido. Va ratto, di’ al maestro ed a Ligurio che io son qui.

SIRO Eccogli che vengon fuori.

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