SCENA SESTA

Ligurio, fra’ Timoteo, messer Nicia.

LIGURIO State cheto, messere. Oh! io ho la gran nuova, padre.

TIMOTEO Quale?

LIGURIO Quella donna con chi io ho parlato, mi ha detto che quella fanciulla si è sconcia per se stessa.

TIMOTEO Bene! questa limosina andrà alla Grascia.

LIGURIO Che dite voi?

TIMOTEO Dico che voi tanto piú doverrete fare questa limosina.

LIGURIO La limosina si farà, quando voi vogliate: ma e’ bisogna che voi facciate un’altra cosa in benefizio qui del dottore.

TIMOTEO Che cosa è?

LIGURIO Cosa di minor carico, di minor scandolo, piú accetta a noi, e piú utile a voi.

TIMOTEO Che è? Io sono in termine con voi, e parmi avere contratta tale dimestichezza, che non è cosa che io non facessi.

LIGURIO Io ve lo vo’ dire in chiesa, da me e voi, ed el dottore fia contento di aspettare qui. Noi torniamo ora.

NICIA Come disse la botta a l’erpice! .

TIMOTEO Andiamo.

Share on Twitter Share on Facebook